Ancora attivi e costanti i controlli dei Carabinieri sul fronte della manodopera clandestina e proprio nella serata di ieri a finire nel mirino dei militari della Tenenza di Montemurlo è stato un opificio gestito da un 38 enne cinese che da alcuni giorni era stato attenzionato a seguito di aumento di movimentazione di persone e mezzi presso la sede operativa ubicata nell’area industriale di Oste.
L’operazione è scattata nella serata ed all’interno della confezione sono stati sorpresi una decina di operaia a lavoro, sette dei quali completamente irregolari sul territorio nazionale.
I militari nelle preliminari fasi di osservazione avevano notato che alcuni di loro dimoravano in un’abitazione poco distante messa a disposizione dallo stesso datore di lavoro, circostanza confermata da alcuni degli stessi lavoratori clandestini.
Per l’imprenditore non ci sono stati sconti ed è stato arrestato nella flagranza di reato per favoreggiamento del lavoro clandestino, ipotesi poi aggravata dal P.M. Dott.ssa V. Cosci che, proprio in ragione della disponibilità alloggiativa fornita dal titolare, aggravava l’imputazione in sfruttamento.
All’udienza di convalida tenutasi nella mattinata davanti al giudice Chesi, il 38enne seguendo il consiglio del proprio difensore ha patteggiato una pena di mesi 6 e 6.000 euro di multa.
I sette clandestini, dopo l’identificazione e il deferimento, per il reato di immigrazione clandestina, sono stati avviati presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Prato per le procedure di espulsione.